I COLORI E IL CORPO UMANO

Vi sono otto colori fondamentali che sono collegati a ognuno dei principali centri dell’energia: Rosso (1), Arancione (2), Giallo (3), Verde (4), Blu (5), Blu reale (6), Viola (7), Magenta (8). Abbiamo inoltre l’Oro, una parte molto importante di questo quadro energetico, che è in rapporto con il punto situato tra il 2° e il 3° centro dell’energia, e che chiamiamo quindi secondo e mezzo (2 ½): è la cosiddetta zona della Vera Aurea, all’interno della quale risiede la Stella dell’Incarnazione, un infinito e folgorante punto di luce, come un diamante al centro dell’Essere. È la conseguenza del passaggio attraverso il Mandala di Concezione, che noi vediamo come una sfera blu con un brillante pentagramma giallo al centro. Arriviamo a incarnarci come esseri umani piuttosto che come, ad esempio, insetti o qualche altra creatura, mediante il riconoscimento di tale luminosissima e scintillante luce gialla, che risalta sul tenue sfondo Blu Pallido.

Sia Vicky Wall che io, indipendentemente l’una dall’altra, abbiamo avuto tre esperienze di quasi morte, e da esse abbiamo ricavato un’analoga comprensione dell’Anatomia Umana Sottile. Questa particolare base filosofica trae la sua ragione d’essere dalla nostra comune esperienza personale. Il Blu e il Giallo all’interno del Mandala di Concezione si combinano per formare il Rosa (la forma luminosa del Rosso). Le qualità dell’attenzione, del calore e del risveglio del Rosa rappresentano la base, il terreno sul quale camminiamo. Questa è la base della filosofia dell’ Aura-Soma.

La Vera Aura ha più o meno le dimensioni di una noce, ed è situata nell’area circostante l’ombelico. Tuttavia, se si verifica un grave trauma, la Stella dell’ Incarnazione si sposta verso la breccia eterica sul lato sinistro del corpo, tra la gabbia toracica e il bacino. La Vera Aurea è un’immagine dell’energia che circonda la prima cellula venuta ad esistenza nell’istante del concepimento. L’incontro tra lo sperma e l’ovulo causa un’incontenibile esplosione di energia e i retaggi genetici della madre e del padre si fondono nella matrice della doppia elica lineare ininterrotta del RNA/DNA. Nell’esperienza vissuta durante il Bardo, noi osserviamo quest’esplosione energetica, restando affascinati dalla sua luce e dalla sua potenza: tale attrazione è governata dal nostro Karma o Dharma. Siamo richiamati verso il pentagramma giallo sullo sfondo blu che apre la via verso la luce della Stella dell’Incarnazione, che si trova al centro della Vera Aurea, piccola come una noce. Nella visione dei nostri futuri genitori fusi nell’atto d’amore, veniamo attratti in modo prevalente dall’energia del padre o della madre, secondo quale sarà il nostro sesso. L’istante del concepimento, nel quale si verifica l’incontro tra lo sperma e l’ovulo, è quello nel quale ci colleghiamo alla coscienza dei nostri genitori. Tutto ciò è stato forse programmato, preordinato già da molto tempo? Sì: è un accordo che abbiamo già stabilito con i nostri genitori, quando anche loro erano fuori dal corpo.
Il Blu e il Giallo sono identici per tutta l’umanità sulla terra? Sì, qualunque sia il colore della pelle: gialli, neri, bruni, bianchi o rossi, vediamo tutti lo stesso Mandala, che non ha in sé nulla di culturale, nessuna connotazione religiosa o razziale. Il Mandala non è la prima cellula, è il precursore che ci porta a vivere l’esperienza dell’entrata nella prima cellula.
La coscienza indipendente dalla forma fisica, prima di entrare nella matrice della doppia elica del RNA/DNA, passa innanzi tutto attraverso la sfera blu con il brillante pentagramma di luce all’interno. Tutto ciò precede l’esperienza fisica.

 

foto: la voce degli angeli

IL SIGNIFICATO DEI COLORI

SIGNIFICATO DEL ROSSO

Viene attribuito simbolicamente al sangue, al temperamento sanguigno. Il rosso è il colore di Marte, il Dio della forza combattiva. Rappresenta la forza vitale ed è legato all’attività ghiandolare e nervosa e quindi ha un significato inerente l’impulso del desiderio nelle sue molteplici forme. Esprime il bisogno di ottenere dei risultati, il successo e il bisogno di situazioni che possano offrire una vita intensa e ricca di esperienze. Il rosso significa “impulso”, vitalità e potere, volontà di vincere, conquista;
impulso verso l’agire in modo attivo, lottare, competere. La percezione sensoriale dell’appetito è collegata al rosso. L’orientamento, nel rosso, è riferito all’autoconservazione. Le caratteristiche equilibrate del rosso sono: buona salute, vitalità, sentirsi a proprio agio nel corpo, fiducia nel mondo, sensazione di sicurezza, capacità di rilassarsi ed essere sereni, stabilità, prosperità, giusta vivacità. Chi sceglie il rosso vuole che la sua attività lo porti ad una vita piena e ricca di esperienze pienamente soddisfacenti o vuole reagire ad una situazione insoddisfacente. Il rosso rappresenta anche l’erotismo e, dal punto di vista sessuale, indica il desiderio di spinta verso un’esperienza sessuale che potrebbe essere impulsiva, non controllata.
La sensazione da sconfiggere, nel rosso, è la paura.
Traumi e violenze che portano a disequilibri di rosso (riferibile per l’età infantile): trauma di nascita, abbandono o trascuratezza fisica, mancanza di legame fisico con la madre, malnutrizione, malattie gravi, operazioni, violenza fisica, ambiente violento, abuso del clistere, traumi ereditati (genitori poveri, veterani di guerra, ecc.), timori
dei genitori.
Una forte carenza di rosso può indicare: l’essere notevolmente sotto peso, sconnessione dal corpo, timorosi, ansiosi, senza pace, non riuscire ad adattarsi, poca disciplina, poca capacità di fissare gli obiettivi, difficoltà finanziarie, mancanza di delimitazione, disorganizzazione cronica.
Un’eccessiva presenza di rosso può indicare: fame eccessiva, obesità, bisogno di accaparrare, avidità, fissazioni materiali, trascuratezza, pigrizia, stanchezza, paura dei cambiamenti, delimitazioni rigide.
Le disfunzioni fisiche collegate: disordini intestinali, anali, dell’intestino crasso, problemi alle ossa, ai denti, problemi alle gambe, ai piedi, alle ginocchia, alla base della colonna, ai glutei.
Se il rosso, al contrario, provoca un senso di rifiuto o di repulsione, può rappresentare uno stato di ipereccitazione, irritazione o sofferenza per mancanza di vitalità dovuto, ad esempio, ad un esaurimento fisico o per un’insufficienza cardiaca, oppure la situazione attuale viene considerata sconvolgente a causa di problemi insolubili; sessualmente può indicare il rifiuto del desiderio sessuale. È il colore del fuoco, del sangue e della passione. È associato all’energia, alla guerra, al pericolo, alla forza, alla determinazione, all’amore, al desiderio, all’erotismo. Aumenta il metabolismo e il tasso di respirazione, ma anche la pressione del sangue. Indica il pericolo, sia nella segnaletica che nei pannelli di controllo. È il colore della passione di Cristo, apre i colori dell’arcobaleno ed è il primo a cui è stato dato un nome. In Cina è il colore della buona sorte, degli addobbi nuziali e della stella sul cappello dei soldati. Rossa era la mela di Biancaneve, come rossi sono i regali golosi del sottobosco. Nella cromoterapia il rosso è utilizzato per stimolare la circolazione. Nell’antico Egitto il rosso aveva connotazioni diverse: era considerato benefico quando veniva rapportato alla creazione del corpo umano, ma malefico se associato al rosso dell’aridità del deserto. Le lauree si festeggiano con i confetti rossi, il fiocco rosso è simbolo della lotta all’AIDS e alla droga.

SIGNIFICATO DELL’ARANCIONE

L’arancione è il risultato della mescolanza dei colori rosso e giallo.
Il suo contenuto emotivo è il desiderio.È la percezione delle emozioni da un punto di vista fisico (esplorazione del mondo attraverso i sensi – percepire e provare piacere). Rappresenta la percezione sensoriale legata all’appetito e come organi del corpo riguarda la muscolatura volontaria, il sistema nervoso simpatico, gli organi della riproduzione. È legato all’energia fisica e mentale, all’attività, alla creatività. L’arancione stimola il movimento, l’indipendenza e la fiducia in se stessi, liberando dalle paure, dalle
frustrazioni, dalle inibizioni e dai condizionamenti, ed è efficace in caso di depressione. L’orientamento, nell’arancione, è riferito all’autogratificazione.Le caratteristiche equilibrate, nell’arancione, sono: movimenti aggraziati, intelligenza emotiva (parte destra cervello), sapere sperimentare il piacere, saper accudire se stessi e gli altri, capacità di cambiare.La scelta dell’arancione indica il bisogno di ricerca di esperienze intense, sotto ogni aspetto, da cui trarre e sperimentare nuove sensazioni piacevoli e conoscitive. Il rosso è la forza fisica-amore e il giallo la saggezza conoscenza; uniti nell’arancione esprimono questa combinazione di caratteristiche.
La sensazione da sconfiggere, nell’arancione, è la colpa.
Traumi e violenze che portano a disequilibri di arancione (riferibile per l’età infantile): abusi sessuali, inganni, abusi emotivi, situazioni instabili, abbandono, freddezza, rifiuto, negazione degli stati emotivi del bambino, manipolazione emotiva, uso eccessivo del box o restrizione dei normali movimenti, rigore morale o religioso,
negazione del piacere, violenza fisica, famiglia di alcolizzati, per caratteristiche ereditarie (genitori con problemi sessuali non elaborati).
Una forte carenza di arancione può indicare: rigidità del corpo, frigidità – paura del sesso, pratiche sociali limitate, negazione del piacere, difese eccessive, paura dei cambiamenti, mancanza di desiderio, di passione, di eccitazione.
Un’eccessiva presenza di arancione, può indicare: esibizionismo sessuale, ossessione del sesso, ossessione del piacere, essere dominati dalle emozioni, provare l’emozioni in maniera eccessiva (isteria, crisi distruttive), emotività, eccessiva sensibilità,
attaccamento ossessivo, dipendenza emotiva, invasione degli altri nella propria sfera.
Le disfunzioni fisiche collegate: malfunzionamento degli organi riproduttivi, della bile, del sistema urinario, difficoltà mestruali, dolori lombari, problemi alle ginocchia, mancanza di flessibilità, sensi assopiti, mancanza d’interesse per il cibo, per il sesso, per la vita.
Se l’arancione, al contrario, provoca un senso di rifiuto o di repulsione, potrebbe indicare esaurimento fisico e nervoso, diminuzione della creatività, calo del desiderio o della potenza sessuale, ansietà e frustrazione con possibili disturbi cardiocircolatori.

SIGNIFICATO DEL GIALLO

Il giallo corrisponde in modo simbolico al Sole, all’aura dei Santi, alla felicità. La percezione sensorea legata al giallo è l’acutezza, l’intelligenza. Infonde un effetto di luce, allegria e ottimismo, a causa delle sue qualità di brillantezza e riflessività. Rappresenta l’affetto disinibito, l’apertura, il rilassamento (a livello psicologico rilassarsi significa riuscire ad abbandonare problemi, fastidi, restrizioni), il mutamento, la distensione. È legato al sistema nervoso del simpatico e parasimpatico e al plesso solare. Le sue caratteristiche equilibrate sono: responsabilità, affidabilità, equilibrio, volontà realizzativa, buona autostima, personalità calorosa, fiducia, spontaneità, senso dell’humor, capacità di saper giocare, autodisciplina, senso del proprio potere personale, saper accettare le sfide.L’orientamento, nel giallo, è riferito all’autodefinizione.Poiché il giallo rappresenta la spinta ottimistica in avanti, verso il nuovo, verso ciò che deve ancora prendere forma, segnala il desiderio di volersi finalmente rilassare, e quindi la speranza e l’attesa di un momento di maggiore felicità, indicando, nel contempo, la presenza di un conflitto da cui si sente la necessità di liberarsi, un forte desiderio di fuggire dalle difficoltà esistenti, una via d’uscita che porti sollievo.Inoltre, rappresenta il desiderio di ottenere importanza e un’alta stima da parte degli altri; se il desiderio è intenso potrebbe portare a vivere con sentimenti erronei d’invidia.
La sensazione da sconfiggere, nel giallo, è la vergogna.
Traumi e violenze che portano a disequilibri di giallo (riferibile per l’età infantile): essere spinti a provare vergogna, autoritarismo, situazioni instabili, dominio sulla volontà, abuso fisico, ambiente pericoloso, paura delle punizioni, inganni, manipolazione emotiva, responsabilità eccessive per l’età, senso di vergogna ereditato dai genitori.
Un’eccessiva carenza di giallo può indicare: poca energia, volontà debole, facilità ad essere manipolati, mancanza di autodisciplina, difficoltà nel portare a compimento, scarsa autostima, freddezza emotiva o fisica, digestione difficile, centro del corpo infossato, attrazione per gli stimolanti, mentalità vittimista, attribuzione di colpe agli altri, passività, inaffidabilità.
Un’eccessiva presenza di giallo, può indicare: eccesso di aggressività, dominatore, volontà di controllo, bisogno di avere sempre ragione e di avere l’ultima parola, manipolatore, assetato di potere, traditore, attrazione per i sedativi, attacchi d’ira,
esplosioni di violenza, ostinazione, ambizione di comando, competizione, arroganza, iperattività.
Le disfunzioni fisiche collegate: disordini dell’alimentazione, disordini digestivi, ulcere, ipoglicemia, diabete, spasmi e disturbi muscolari, stanchezza cronica, ipertensione, disordini di stomaco, pancreas, fegato, calcoli.
Se il giallo, al contrario, provoca un senso di rifiuto o di repulsione, potrebbe indicare una sensazione di vuoto, che si siano perse le speranze, che ci si senta isolati, irritati, scoraggiati e sfiduciati verso gli altri e i loro intenti; rappresenta quindi un tentativo di protezione contro ulteriori perdite o delusioni. Il giallo è per eccellenza il colore del sole, della radiosità e della leggerezza. Chiaro è simbolo di luce, intelletto, intuito mentre scuro di slealtà, tradimento e gelosia. Nell’antica Grecia era il colore dei pazzi, le stelle disegnate dai bambini sono gialle, anche quella di David e della cometa di Gesù sono indicate con il colore giallo. Giallo è il colore (insieme al nero) degli animali pericolosi. In america i taxi sono gialli, come gli scuolabus e i tubi del gas, perché è appunto un colore molto visibile, di avvertimento. Con il termine giallo sono indicati i cinesi, che di questo colore ne fanno anche un colore simbolo per la loro nazione, giallo è il libro poliziesco. Nei sogni il giallo indica l’amore per la vita, la necessità di muoversi verso l’esterno, di uscire, pur conservando la propria identità. È un colore forte, che arriva subito ai nostri occhi, i neonati piangono spesso se sono in una stanza gialla.

SIGNIFICATO DEL VERDE

Il verde rappresenta ed è il colore più diffuso sulla Terra, è legato al dare incondizionato e quindi al ricevere. Esprime il sentimento e l’amore; la ricerca dell’equilibrio nell’amore.La sua percezione sensoriale equivale alla restrizione, la sua emozione all’orgoglio; dà una sensazione di solidità, persistenza, senso d’identità e autostima. Gli organi del corpo corrispondenti (oltre al chakra del cuore) sono i muscoli lisci involontari, il plesso cardiaco.
Rappresenta la fermezza, la costanza, la resistenza ai mutamenti. Ha un’azione riequilibrante sul sistema nervoso psichico e fisico. Le sue caratteristiche equilibrate sono: amore, equilibrio, amore per se stessi, relazione, intimità, compassione, capacità d’amare, altruismo, Anima, devozione, aprirsi e accogliere. L’orientamento, nel verde, è riferito all’autoaccettazione e all’accettazione degli altri. La scelta del colore verde può indicare una ricerca di autoaffermazione, di far prevalere le proprie opinioni, o la tendenza ad essere moralisti e di voler agire a modo proprio, contro qualsiasi opposizione.
La sensazione da sconfiggere, nel verde, è il dolore.
Traumi e violenze che portano a disequilibri di verde: perdita, abbandono, rifiuto, vergogna, critica costante, violenza nella zona degli altri chakra in particolare gli inferiori, dolori, divorzio, morte della persona amata, ambiente privo d’amore o freddo, amore condizionato, violenza sessuale o fisica, tradimento.
Una forte carenza di verde può indicare: essere asociale, freddo, critico, portato a dare giudizi, intollerante di sé e degli altri, solitudine, isolamento, depressione, paura dell’intimità, delle relazioni, mancanza di empatia (capacità di condividere pensieri ed
emozioni di un altro), narcisismo.
Una presenza eccessiva di verde può indicare: confini deboli, esigenza, tendenza ad attaccarsi, gelosia, sacrificio eccessivo.
Le disfunzioni fisiche collegate: disturbi cardiaci, polmonari, del timo, del seno, delle braccia, mancanza di respiro, petto infossato, problemi circolatori, asma, carenze del sistema immunitario, tensione tra le scapole, dolori al petto.
Se il verde, al contrario, provoca un senso di rifiuto o di repulsione, potrebbe indicare il desiderio ansioso di liberarsi dalle tensioni conseguenti al mancato riconoscimento subito; il tentativo di fuggire dallo stress per ottenere pace e libertà, con viaggi, nuovi
hobby, ecc.; oppure perdita dell’autocontrollo con probabili esplosioni d’ira da cui derivano problemi d’ipertensione e/o cardiovascolari. È il colore della natura, degli alberi e dei prati, è il colore del paradiso, dell’eden, della primavera. Verde è il colore del pollice di chi con la natura ed il giardinaggio ha un ottimo rapporto, ma è anche il colore del tavolo al quale si perdono grandi fortune. Il green è il campo dove si sfidano i golfisti. È uno dei tre colori primari, il suo nome deriva dal latino popolare virdem a sua volta derivato da virdis che ha come significato vivace e vivo. È il colore della speranza e dei dollari, ma è anche il colore di chi è senza un soldo in tasca, che è rimasto al verde appunto. Verdi sono gli anni della giovinezza e di fate e folletti, nell’immaginario collettivo i marziani sono verdi, anche se nessuno li ha mai visti. Verde è il colore del quadrifoglio, una persona invidiosa si dice sia verde d’invidia, il peccato capitale dell’invidia nella lingua inglese viene indicato come “il mostro dagli occhi verdi”. È il colore del via libera nel traffico, viene utilizzato per rappresentare il mondo virtuale degli hacker. È il colore più riposante per l’occhio umano, suggerisce stabilità e resistenza.

SIGNIFICATO DEL BLU

Il blu rappresenta il colore dell’Anima, l’acqua calma e profonda, la lealtà, la profondità dei sentimenti, l’acutezza meditativa. Esprime una sensazione di completa calma, pace, eternità, serenità, quiete, armonia, sicurezza e unione, gioia e piacere di vivere.La sua percezione sensoriale equivale alla dolcezza, la sua emozione alla tenerezza; da’ una sensazione di tranquillità, soddisfazione, adattamento. L’organo corrispondente è la pelle (l’acne o l’eczema possono indicare un problema connesso con l’amore, gli affetti intimi, la famiglia, il matrimonio); ha un effetto calmante sul sistema nervoso centrale, la pressione, il polso e la respirazione.
Rappresenta la comunicazione, la creatività, l’ascolto, la risonanza.
Le sue caratteristiche equilibrate sono: voce risonante, buon ascoltatore, senso del ritmo e tempismo, comunicazione chiara, creatività. Il blu è la ricerca di un orientamento di autoespressione.
La scelta del colore blu può indicare la ricerca di pace, armonia, tranquillità, gratificazione, un ambiente calmo e familiare, privo di fastidi, ove le situazioni si sviluppino in maniera libera da contese; può anche indicare il bisogno di poter sia dare che sentirsi degni di fiducia.
Il difetto da sconfiggere, nel blu, è la bugia.
Traumi e violenze che portano a disequilibri di blu (riferibile per l’età infantile-adolescenziale): messaggi contraddittori, bugie, grida continue, violenza verbale, critica continua-eccessiva, genitori autoritari, segreti che devono essere mantenuti per minacce, famiglia di alcolizzati o che fa’ uso di stupefacenti.
Una presenza eccessiva di blu può indicare: eccessivo parlare, incapacità di ascoltare, spettegolare, voce dominante.
Una forte carenza di blu può indicare: timore di parlare, voce debole – sottile, difficoltà a trasporre in parole i sentimenti, introversione, timidezza, mancanza di orecchio musicale, mancanza di ritmo.
Le disfunzioni fisiche collegate: disturbi della gola, delle orecchie, della voce, del collo, tensione mascellare, intossicazioni.
Se il blu, al contrario, provoca un senso di rifiuto o di repulsione, potrebbe indicare il desiderio di tagliare dei legami, che la reciproca fiducia e l’equità nei propri rapporti è stata insoddisfatta o delusa; i rapporti emotivi o gli interessi professionali non sono stati all’altezza delle grandi aspettative poste e cioè si considerano noiosi, deludenti, scoraggianti, opprimenti, come un legame da cui si vorrebbe fuggir con conseguenze d’irrequietezza, incostanza, agitazione mentale, incapacità di concentrazione, disturbi del sistema nervoso e cardiovascolari. Il blu è il colore del mare e del cielo che si riflettono uno nell’altro. È il colore dell’immortalità nella cultura cinese. È simbolo di verità, intelletto, pietà, lealtà, pace interiore. Il blu èla Madonna, la fede, il colore dell’inchiostro. È il colore dell’armonia, ha un effetto calmante e rilassante sul corpo, è considerato l’opposto dei colori caldi come il rosso ed infatti simboleggia anche la freddezza. È il colore dell’uomo, virile. È uno dei tre colori primari. Per gli antichi greci e romani era il colore dei barbari, più avanti nel tempo e in altri luoghi sarà indicato come il colore del sangue che scorre nelle vene dei nobili. Nell’antico Egitto la pelle del dio Amon era blu, in oriente era considerato positivo e protettivo verso il malocchio e gli occhi blu erano segno di potere magico. Blu è il termine utilizzato per la musica blues che ha caratterizzato la cultura dei neri-americani.

SIGNIFICATO DELL’INDACO

L’indaco è il colore della “Conoscenza Pura”, il rapporto con le nostre capacità interiori o spirituali.Rappresenta il colore dell’equilibrio delle polarità e della purificazione mentale e fisica.
È la capacità di individuare il proprio “percorso”, stabilire l’identità personale, percepire i modelli, riconoscere gli schemi. Gli Egizi gli attribuivano la corrispondenza al “Terzo Occhio”, ossia la rivelazione di tutte le cose per conoscenza diretta.L’indaco influisce fortemente sulla mente e sul sistema nervoso, e ha la proprietà di elevare potentemente le vibrazioni di un individuo.
L’organo corrispondente è la pineale.Ha effetti anestetici sul dolore e controlla le correnti psichiche dei corpi sottili.Le sue caratteristiche equilibrate sono: intuizione, percezione, immaginazione, buona memoria, accesso e ricordo dei sogni, saper decifrare e pensare per simboli, capacità di visualizzazione.L’indaco è la ricerca di un orientamento verso la riflessione sul Sé.La scelta dell’indaco può indicare la ricerca di un equilibrio psichico – mentale – fisico, il bisogno dell’approfondimento dell’autoconoscenza, dell’introspezione.
Il difetto da sconfiggere, nell’indaco, è l’illusione.
Traumi e violenze che portano a disequilibri di indaco (riferibile per l’età adolescenziale): ciò che è stato visto non si collega con ciò che ci è stato detto, l’intuizione e gli avvenimenti psichici sono denigrati e biasimati, ambienti violenti o spaventosi.
Una presenza eccessiva d’indaco può indicare: allucinazioni, illusioni, ossessioni, mancanza di concentrazione, incubi.
Una forte carenza d’indaco può indicare: mancanza di sensibilità, vista malfunzionante, scarsa memoria, difficoltà ad immaginare un probabile futuro o alternative, mancanza d’immaginazione, difficoltà di visualizzazione, incapacità nel ricordare i sogni, negazione dell’evidenza, estremizzazione (l’unica soluzione è questa, non ci sono soluzioni, ecc.).
Le disfunzioni fisiche collegate: mal di testa, problemi visivi.
Se l’indaco, al contrario, provoca un senso di rifiuto o di repulsione, potrebbe indicare uno stato di profonda illusione nella realtà della propria esistenza, della negazione della realtà, dell’incapacità di saper discernere, del vivere in un mondo di fantasia poco aderente alla realtà o con l’applicazione di convinzioni e schemi rigidi, con conseguenze sul sistema nervoso (psiconevrosi, ecc.), sulla vista, sulla tiroide, sulla gola, sull’udito, sull’olfatto, sui polmoni.

SIGNIFICATO DEL VIOLA

Il violetto è il colore della spiritualità e del trascendentale ed è la via di mezzo tra la terra (rosso) e il cielo (blu), infatti mescolando questi due colori ne risulta il viola.È l’unione mistica, l’alto grado di intimità sensibile; è la fusione tra la percezione/ materia e il pensiero/etere, tra l’idea e la sua realizzazione materiale. Il viola è una vibrazione di trasformazione – metamorfosi ed è l’unione del principio maschile (rosso) con il principio femminile (blu), i quali danno come risultato l’androgino.
Rappresenta l’aprirsi ai Misteri del Cielo.L’organo corrispondente è la corteccia cerebrale. Ha un effetto calmante negli stati violenti e gli eccessi d’ira.Le sue caratteristiche equilibrate sono: capacità di percezione, analisi e assimilazione delle informazioni, intelligenza, riflessione, consapevolezza, apertura mentale, senso di connessione spirituale, ampia comprensione, saggezza, maestria. Il violetto è la ricerca di un orientamento verso la conoscenza di se stessi. La scelta del violetto può indicare il desiderio di essere considerati per le proprie qualità di fascino, sensibilità, maniere delicate e modi convincenti senza comunque essere coinvolti con eccessive responsabilità; oppure potrebbe indicare la tendenza ad
essere poco realistici e di avere difficoltà a saper distinguere tra la realtà e l’immaginazione; infine, potrebbe attribuirsi ad un’insicurezza emotiva dovuta ad una disfunzione ghiandolare (in genere la tiroide) o qualche altra condizione analoga.
Il difetto da sconfiggere, nel violetto, è l’attaccamento.
Traumi e violenze che portano a disequilibri di violetto: informazioni negate, educazione che soffoca la curiosità, religiosità imposta, denigrazione e invalidazione delle proprie convinzioni, obbedienza cieca (senza nessun diritto di pensare autonomamente, o di porre in discussione), bugie, disinformazione, violenza spirituale.
Una presenza eccessiva di violetto può indicare: iperintellettualizzazione, ossessioni spirituali, confusione, dissociazione dal corpo.
Un’eccessiva carenza di violetto può indicare: cinismo spirituale, difficoltà d’apprendimento, sistema di pensiero rigido, apatia, iperfunzionamento dei chakra inferiori, dominio sugli altri, materialismo, avarizia.
Le disfunzioni fisiche collegate sono: emicranie, amnesie, errori di cognizione.
Se il violetto, al contrario, provoca un senso di rifiuto o di repulsione, potrebbe indicare una difficoltà a concedersi e ad abbandonarsi profondamente in qualche rapporto, personale o professionale, a causa dell’esperienza subita di rifiuto o
soppressione del desiderio di un’intimità mistica con un altra persona.

SIGNIFICATO DEL BIANCO

Il bianco è un colore che rivitalizza: fresco, luminoso, solare, se indossato apporta energia e vigore. Il bianco è il simbolo della purezza, dell’innocenza e dell’ingenuità.Una persona indossa costantemente il bianco ha una personalità tendente al perfezionismo e all’idealismo.Spesso infatti rincorre idee e sogni irrealizzabili. Al contrario, se il bianco viene indossato assieme ad altri colori, ciò indica una personalità vitale e equilibrata. Il bianco è la completezza dei colori, senza avere colore. Rappresenta la purezza, la perfezione, l’aria, l’innocenza. È il contrario del nero, con il quale si insegue come i tasti in un pianoforte o le caselle di una scacchiera. È il colore delle spose, del latte, ma anche dei fantasmi e delle notti passate senza dormire. Infatti se nella tradizione occidentale il bianco è il colore della pace, in quella orientale è il colore del lutto e dei fantasmi, come ad esempio nella civiltà cinese. La parola bianco viene utilizzata in senso comune per indicare i popoli occidentali, la bandiera bianca è il simbolo dell’arresa, dell’armistizio. Il bianco è il colore della neve e dei capelli nella vecchiaia. È il colore adatto per segnare un nuovo inizio, un passaggio. Unito all’argento simboleggia la luna e la femminilità. Associato al nero è simbolo di dualità, al rosso simbolizza il diavolo e il purgatorio

SIGNIFICATO DEL NERO

Il nero è il colore indossato da chi vuole apparire interessante e colto.Il nero è il colore del misterioso e dell’inspiegabile.Il nero è luce non ancora manifestatasi, nel nero tutto esiste ma non è visibile, il nero simboleggia quindi tutto ciò che è nascosto.Se una persona si veste quasi esclusivamente di nero o si circonda eccessivamente di questo colore significa che essa soffoca i propri intimi desideri.
L’associazione delle Pietre Nere, come l’Ossidiana con la magia nera è un grande inganno. Nell’Antico Egitto, per esempio, il colore nero era considerato come uno dei colori sacri alla divinità. I più grandi Maestri lo utilizzavano come simbolo dell’Unità primordiale, dove tutto era essenza, forza potenziale ed eguaglianza.Il colore nero rappresenta la realizzazione totale e l’Assoluto.Come simbolo di autorità spirituale, questo riflette parte della divinità, trasmette sobrietà, concentrazione, austerità e dignità. È il simbolo della conoscenza piena e dell’integrazione della coscienza con L’Universo.
Il colore nero è un colore sacro perché rappresenta il riposo eterno, l’anima pacificata che è immersa nella pienezza dell’essereRappresenta l’occultum, cioè ciò che è nascosto e va “scoperto” e portato alla luce, o nascosto nel senso di protetto.

SIGNIFICATO DEL GRIGIO

È un colore che non è né scuro né chiaro, è privo di qualsiasi stimolo. È il colore della chiusura e del non coinvolgimento, della prudenza e del compromesso.Le persone che indossano frequentemente questo colore tendono a giudicare e condannare gli altri. Chi ama questo colore cerca la calma e la pace esteriore mentre non si preoccupa delle fonti di energia interiore.Chi predilige il grigio rifiuta l’eccitazione e lo stimolo. Il grigio è segno di indifferenza e rifiuto del cambiamento, la vitalità viene respinta per condurre una vita tranquilla senza alti né bassi.

SIGNIFICATO DEL MARRONE

Il marrone è il colore delle persone forti e solide con grande capacità di resistenza e pazienza. In genere si tratta di persone molto coscienziose, consci cioè del proprio dovere e responsabilità, sono costanti, attenti e conservativi. Il tipo-marrone è forse un po’ lento a comprendere e ad agire ma alla fine ottiene ciò che vuole. Chi ama il marrone è una persona ancorata alle proprie abitudini e convinzioni e non ama i cambiamenti; il problema di queste persone è la loro scarsa mobilità e l’incapacità di adattarsi rapidamente.
Mancano spesso di individualità e non vogliono assolutamente dare nell’occhio. Il marrone è il colore delle castagne, dalle quali prende il nome, ma anche della terra, del tronco degli alberi e dell’amore per le proprie origini. Questo colore indica una persona a cui piace la corporeità e che si indirizza molto verso i piaceri fisici.

SIGNIFICATO DEL ROSA

Simbolo ambivalente di perfezione celeste e passione terrena. Il colore rosa è legato ai significati di bellezza, grazia, felicità, fecondità, amore, ma senza sensualità. Simboleggia l’amore e l’affetto senza passione. La persona che predilige il rosa desidera protezione, delicatezza e affetto. Il colore rosa come la pianta della rosa è associata al centro – cuore. Viene considerato l’altro colore di Venere.

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Gayatri Mantra

Il mantra non è altro che una parola o una breve frase che viene ripetuta molte volte sia mentalmente che a voce alta.
La vibrazione esercitata dal suono preme sui vari corpi dell’uomo e tende a metterli in armonia con esso.
Talvolta si fa uso di una sola sillaba come nella parola Sacra OM, nella cui sillaba è il mondo intero: il presente-il passato-il futuro, perché c’è una strettissima connessione fra suono, vibrazione e colore.
Il mantra è una scienza del suono plasma la materia, il corpo, l’emozioni, la mente e controlla le energie della natura.
Il Gayatri è una preghiera rivolta all’Intelligenza Universale.
Il suo scopo è quello di accendere il potere del discernimento per permettere all’uomo di analizzarsi e di rendersi conto della sua natura divina.
É conservata come reliquia nei “Veda”, le più antiche scritture dell’uomo.
“Veda” significa infatti Conoscenza.
La Preghiera alimenta e aguzza la capacità di accrescimento della conoscenza.
In realtà le quattro “Mahavakyas”, o concetti base racchiusi nei “Quattro Veda”, sono impliciti in questo Gayatri Mantra.
Agisce come un talismano protettore per coloro che la pronunciano con continuità.
Sai Baba ha affermato che questa preghiera è adatta a qualsiasi credo, perché essa dal Glorioso Potere che pervade il Sole e i Tre Mondi (Fisico-Eterico-Causale) invoca la crescita, il risveglio e il rinvigorimento dell’Intelligenza.
Il Gayatri Mantra è sinonimo del Divino, è lo stesso suono di Dio, esso permea tutto il Cosmo manifesto.
É la Base, la Realtà che trascende l’Universo soggetto a conoscenza e a sperimentazione.
Il termine “Gayatri” proviene da GAYAntam TRIyate iti, che significa: “Ciò che preserva, protegge o salva dalla corruttibilità, colui che lo recita”.
GAYA vuol dire Essere e insegna la Verità, il principio della vita.
Occorre infatti accostarsi a questo mantra con dovuta umiltà, reverenza, fede e amore.
La Gayatri ha anche tre nomi: Gayatri, Savitri e Saraswati.
Gayatri rappresenta i sensi, Savitri è l’energia vitale o prana, ed è il simbolo della verità. Saraswati è la dea del linguaggio e dell’insegnamento, il simbolo della chiarezza intellettuale.
Questi tre aspetti sono presenti in ciascun uomo e simboleggiano la purezza di pensieri, parole ed azioni, che ogni aspirante deve raggiungere sul sentiero della realizzazione spirituale. Come si può raggiungere la visione di queste tre divinità nella preghiera
Gayatri Mantra si divide in tre parti: descrizione, meditazione e preghiera.

Nella prima parte
Om Bhur Bhuvah Suvah
il Divino viene descritto nella Gloria della Luce che illumina i tre Mondi o Regioni dell’ esperienza: Terra, Aria e Cielo.

Nella seconda parte:
Tat Savitur Varenyam Bhargo Devasya Dhimahi
si medita invece sullo Splendore e la Grazia che fluisce da quella Luce: la parola Dhimahi significa infatti meditazione, e qui rappresenta l’elemento chiave.

La terza parte:
Dhiyo Yo Nah Prachodayat
è una preghiera per ottenere la visione del Divino nella Sua effulgenza e magnificenza, attraverso il risveglio della coscienza e dell’intelligenza che pervade tutto l’universo.
Con l’unione di questi tre aspetti, ogni devoto realizzerà uno stato di purezza e di coerenza nella vita quotidiana, e si definirà rinato.
Quando si insegna a recitare infatti questo Mantra, la persona interessata viene denominata “Dvya”, due volte nato. Chi lo recita si trasforma in un saggio.
“Gli occidentali hanno studiato le vibrazioni prodotte dalla Gayatri e hanno trovato che quando essa è recitata con esattezza, come è scritto nei Veda, la luminosità viene emessa in forma circolare.”
La Gayatri è sinonimo di Verità. Le scritture dicono: “La Veritá è Dio, come la Saggezza è Dio. Esse sono entrambe presenti ovunque, trascendendo il concetto di spazio e di tempo”.
Perciò quando cercate Dio e volete vederLo, dovreste guardare dentro di voi.
Egli non è in un luogo lontano, ma nel vostro cuore.
La Gayatri è perciò Hridaya (cuore), l’abitante del cuore dove Daya significa compassione.
Aprite dunque il vostro cuore, recitate il mantra quotidianamente e la vostra vita sarà un successo; come il tronco regge l’albero, così la Gayatri sostiene l’ordinamento umano e senza di Essa l’Albero della Vita sarebbe senza vitalità.
Bisogna prelevare energia solare per consolidare la visione interiore dell’uomo che é la forza dell’Anima latente nell’uomo stesso.
Quando si rinvigorisce questa forza dell’anima, l’intelletto, i sensi e le emozioni vengono attivati e guidati verso direzioni fruttuose.
Può l’oscurità indurre in confusione la mente o nascondere la Verità se splende il Sole?
Potrá avere il sopravvento il dolore o l’ignoranza mettere disordine o l’egoismo accecare quando la Divinità che splende come il Sole vi benedice con la Sua luce?
Affidatevi alla Gayatri per raccogliere la fulgida luce del Sole, in modo che essa possa inondare il proprio intelletto; la Gayatri è un tesoro che vi guida lungo il cammino della vita.
Non dimenticatela mai! Potreste trascurare od ignorare le altre preghiere e gli altri mantra, ma ricordatevi di recitare la Gayatri almeno due volte al giorno. Essa vi proteggerà da qualsiasi male, dovunque voi siate: in macchina, in treno, in aereo o in strada.
La Gayatri é Annapurna, la Madre, la Shakti (l’ Energia) che anima ogni cosa.
Quando viene recitata l’effulgenza di Dio scende su di voi ad illuminare i vostri intelletti e a guidarvi sul sentiero. Perciò non trascuratela!”.
Essa è anche un’ invocazione che si rivolge alla Madre Divina.
O Madre Divina
il nostro cuore è coperto di tenebre
Ti preghiamo
allontana da noi questa oscurità
ed accendi la Luce dentro di noi.

Testo:
Om. Bhur Bhuvah swah;
Om tat savitur varenyam
bhargo devasya dhimahi
dhiyo yo nah prachodayat. Om.
Significato:
Meditiamo sul Fulgore Supremo dei tre universi. Che Esso possa illuminare la nostra coscienza.
L’invocazione alla divina Gayatri attraverso la recitazione costante e devota del Mantra, illumina l’intelletto del praticante, aprendogli le porte della comprensione, della verità dell’umiltà e della liberazione.
La sua potente energia porterà all’adepto salute, radiosità, coraggio, armonia, conferendogli inoltri i poteri riservati ai saggi e agli illuminati: il potere di guarire e di trasmettere il dono spirituale ad altri.
Disperde la paura ed elimina disturbi e malattie di pene conflitti e dolore.
Ogniqualvolta il Gayatri viene cantato i demoni che dimorano all’interno dell’uomo vengono allontanati e dispersi.
TRADUZIONE LETTERALE
OM: IL SUPREMO
BUH: LA TERRA
BHUVAH: L’ATMOSFERA
SVAH: IL CIELO
TAT: COLUI
OM : IL SUPREMO
SAVITUR: IL SOLE (LA DIVINITÀ CHE GENERA E ILLUMINA LA VITA)
VARENYAM: L’ASSOLUTO, IL MIGLIORE TRA I TANTI
BHARGO : QUELLA LUCE SUPREMA CHE DIMORA NEL SOLE E DISTRUGGE I SEMI DEL KARMA
DEVASYA: DELLA DIVINITÀ CHE CAUSA LO SPLENDORE DELL’UNIVERSO
DHI MAHI: MEDITIAMO
DHIYO YO NAH: CHE IL NOSTRO INTELLETTO
PRACHO DAYAT: POSSA INCITARE
FONTE: http://www.alberosacro.org/gayatri-mantra.htm
INTERPRETAZIONE COSMICA:
Om.” identifica il termine Om (il nome di Dio senza forma) come il suono prodotto dalla Terra (bhur), dai pianeti (bhuvah) e dalle galassie (swah) che si muovono a una velocità molto grande, Dio (TAT), che si manifesta in sotto forma di luce di soli (savitur) è degno di inchino / rispetto (varenyam).
Noi tutti, dunque, dobbiamo meditare (dheemahi) sulla luce (bhargo), sulla devasya (divinità) mentre cantiamo il canto di Om.
In tal modo s’indirizza (yo) nella giusta direzione (prachodayat) il nostro (nah) intelletto (dhiyo).

Cristalloterapia

La Cristalloterapia è un metodo di guarigione naturale che utilizza cristalli, pietre e minerali di varie forme e colori per raggiungere e mantenere uno stato di benessere psico-fisico stimolando le risorse naturali dell’individuo.
Praticare Cristalloterapia significa soprattutto crescita e cambiamento, il benessere fisico è una piacevole conseguenza della forte spinta introspettiva a cui portano i cristalli.
Il seminario di Cristalloterapia si sviluppa in due giornate e ha come finalità l’apprendimento di molteplici tecniche mirate all’utilizzo personale di cristalli e pietre.

-La pulizia energetica dei cristalli e i modi per ricaricarli.
-Cenni sulla litogenesi e sulla formazione dei minerali.
-I metodi per interagire con le pietre (se di sé, nell’ambiente, in meditazione, etc.).
-Descrizione dei chakras.
-esempi di autotrattamento.
-Le precauzioni d’uso e le controindicazioni.
-Affidare un compito al cristallo: con l’intento o con una breve meditazione.
-Cromoterapia e Cristalloterapia.
-Al di là dei chakra: i corpi sottili.
-La radioestesia e l’uso pratico del pendolino di cristallo.
-La rimozione dei blocchi e il ripristino dell’equilibrio energetico con i minerali e il Reiki.
-Le energie pesanti ed le energie sottili in movimento: come gestirle.

Sè Ombra

Tutti siamo artefici della nostra vita, ma spesso le esperienze dolorose alzano barriere fra noi e la nostra serena realizzazione, limitandoci.
Ciò accade perché c’è una parte di noi che, rimossa, ci procura tali situazioni affinché, affrontandole, noi possiamo portare in luce la totalità del nostro essere.
Il nostro equilibrio ottimale, infatti, viene raggiunto quando la barriera fra conscio e inconscio è morbida, quando non vi è rigidità di giudizi o preclusioni aprioristiche.
Se vogliamo guarirci effettivamente dalla tendenza a crearci esperienze indesiderate, dobbiamo essere determinati nell’affrontare le parti incon-sce della nostra mente, conoscerle, non giudicarle e dare loro lo spazio e la dignità di cui hanno diritto.
Non esiste infatti una parte di noi che non abbia diritto di cittadinanza nella nostra personalità, che debba essere repressa e soffocata perché qualcuno o qualcosa ci ha impedito di accettarla ed esprimerla.
Per raggiungere l’equilibrio, la nostra evoluzione interiore ci porterà quindi ad affrontare queste emozioni negative, e organizzarle senza inibirci e indurci ad atteggiamenti o comportamenti lesivi per la nostra completezza.

La nostra realtà esteriore è il riflesso della nostra realtà interiore: dobbiamo forse deciderci ad accettare che c’è una parte di noi che attrae esperienze dolorose o persone che non ci piacciono e che questa parte (SE’-OMBRA) ha un suo motivo di esistere.
Solo accettandola quale parte integrante e conoscendola, potremo guarire dagli effetti che ci causa.
Una volta che ciò è avvenuto non attrarremo più quelle esperienze oppure non influiranno più negativamente su di noi: saremo in grado di viverle in modo sano equilibrato e libero da tensioni, soddisfatti dalla sensazione di completezza.

Al principio era il suono

 

C’è chi crede che il principio di tutto sia l’acqua. Altri credono che sia l’Infinito, Aria, Fuoco… Ci fu però un filosofo poco considerato, originario di Delfi, sbarcato in Italia, in Sicilia, per l’appunto: per lui, il principio era il suono. Di lui non ci restano molti scritti se non qualche brandello di qualche frammento corroso dal tempo e, per la maggior parte, incomprensibile.
Di lui abbiamo il pensiero, tramandato oralmente, tanto che qualcuno ritiene che non fosse mai esistito. Considerato folle, non credeva che la scienza avrebbe potuto spiegare le leggi dell’universo da sola, né credeva in un Dio; d’altro canto non lo negava neppure. Diffidava totalmente della magia e dei sensi. Credeva, invece, per l’appunto, nella musica: armonia che regna su tutto, perfetta in ogni sua forma, oltre che espressione di perfetto equilibrio e bellezza.

Il principio fu il suono, e nient’altro. La nostra vita, le nostre emozioni, le nostre parole sono riconducibili al suono: l’armonia è capace di spiegare tutto. Il ronzio delle ali di un’ape emette un suono sottilissimo e fioco, non udibile, dato dalle posizioni variabili degli atomi, che già in passato un altro filosofo scoprì. I nostri passi, il nostro moto, insomma, il nostro vivere è riconducibile al suono e- chiamatemi pazzo- saprò provarvelo.
Quelli che son detti Pitagorici, scoprirono che i pianeti, nel loro movimento, generano una melodia che siamo abituati a sentire a tal punto che non ci accorgiamo nemmeno più che esista. Essi dissero che, qualora cessasse, ci troveremmo attoniti davanti allo spettacolo del silenzio totale del cosmo. Ebbene, avevano ragione.

Passò tutta la sua vita a ricercare, ricercare e ricercare; finché trovò la risposta a tutte le sue domande in un culto misterico poco conosciuto all’epoca. Fu iniziato al culto e divenne custode di una conoscenza spropositata; a breve divenne Maestro e infine sacerdote dello stesso Dio da loro venerato.
Ispirato dai Pitagorici, si dedicò interamente alla matematica e allo studio dell’armonia come medesima scienza, e scoprì le forti somiglianze che vi erano tra matematica e musica, e tra musica e realtà. Così postulò un’ipotesi mai vista finora: la musica fu il principio primo di tutte le cose. Tutto veniva da dodici particelle musicali che, mettendosi tra loro in vari rapporti, davano origine ad altre particelle. Così nacque tutto. Spiegò dapprima la teoria atomista di Democrito, oltre che la musica delle sfere di Pitagora: se dunque tutto nasce dall’armonia, i rapporti tra i pianeti saranno rapporti armonici.
Detto ciò, facendo uso delle più sofisticate scienze matematiche, arrivò a giungere all’ipotesi del cosiddetto giudizio universale, dove tutte le cose avrebbero pagato il loro prezzo.

L’arco della Terra invertirà i suoi poli; i magneti saranno attratti dal ferro e l’aria condurrà calore: avverrà dopo che calerà la luna per la nona volta sulla terra, durante l’undicesimo mese dopo duemilatrecentotrentacinque anni dalla morte di Alessandro Magno.
Regnerà il buio e la tenebra. La musica dei globi cesserà e il mondo vivrà in uno straziante silenzio. Ma verrà un giovane, sarà la reincarnazione del mio animo ormai vecchio e stanco, che guiderà i popoli verso la conoscenza: verrà vestito di una toga candida; la sua testa sarà cinta da un elmo lucente di bronzo, sormontato da un pennacchio bianco; nella mano destra porterà una lancia e sulla sua spalla sarà una civetta. E sarà lui con lo splendore del suo sguardo che illuminerà il mondo e i popoli verso la nuova era.
I poli torneranno statici e la marea tornerà bassa, il mondo godrà di un nuovo pensiero e di una nuova sapienza.
Anonimo greco

Così è stato scritto e così accadrà in quel giorno d’ira e disperazione: il mondo risorgerà dalle fiamme dell’incoscienza, e il mondo brillerà di una nuova luce.